Gli atti emanati dalle Ambasciate e dai Consolati devono essere apostillati?

Gli stati membri del Consiglio d’Europa hanno concluso la Convenzione europea sulla soppressione della legalizzazione di atti compilati dagli agenti diplomatici o consolari. La Convenzione e stata stipulata a Londra il 7 giugno 1968 ed approvata dall’Assemblea federale il 18 marzo 1970. È nota con titolo Convenzione di Londra. Lo scopo del Consiglio d’Europa è di consolidare i vincoli tra i suoi membri, considerando che le relazione tra gli stati membri e tra i loro agenti diplomatici o consolari sono vieppiù fondati sulla reciproca fiducia. La soppressione della legalizzazione permette l’utilizzazione di documenti esteri alla stesa stregua di quelli emanati dalle autorità nazionali.
La Convenzione di Londra è applicabile agli atti emanati dagli agenti diplomatici o consolari di un Stato Membro esercitanti le loro funzioni sul territorio di qualsiasi Stato. Essa si applica parimente alle dichiarazioni ufficiali, come menzioni di registrazioni, visti per una data e certificati di firma, apposti dagli agenti diplomatici e consolari su atti diversi da quelli menzionati. Ciascuno Stato membro prende ogni utile provvedimento per evitare che le sue autorità non provvedono alla legalizzazione nei casi in cui la presente Convenzione ne prevede la soppressione.
L’adesione alla presente Convenzione avviene mediante il deposito, presso il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, di uno strumento d’adesione il quale avrà effetto tre mesi dopo il giorno del deposito.

Gli Stati partecipanti alla Convenzione sono: Austria, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Moldova, Norvegia, Regno dei Paesi Bassi, Suriname, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Guernesey, Isola di Man, Jersey, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia. http://conventions.coe.int

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